La Scuola Magistrale Ortofrenica connessa all’Istituto Umberto I per fanciulli tardivi e nervosi (poi Istituto medico pedagogico Umberto I) e in stretta collaborazione con l’Istituto di Psicologia dell’Università degli studi di Firenze, rilascia il diploma di specializzazione ortofrenica che autorizza all’insegnamento in classi differenziali e in scuole speciali riconosciute dal Ministero. Il percorso formativo si svolge in corsi annuali per un totale di 180 giorni, con lezioni di due ore al giorno, oltre ad un tirocinio pratico da svolgere nell’Istituto Umberto I. Ai corsisti viene offerta una formazione che, come si legge nella tesi dell’insegnante Floriana Gai scritta nel 1934 (UPD ISFAR): “…io mi propongo di conoscere il carattere, i sentimenti, ma soprattutto il grado di educabilità del bambino…e quanto le cure possono evitargli di essere destinato a costituire un inutile ingombro per la società, e che invece, se sapientemente educato e curato, possa essere avviato ad un onesto mestiere che gli dia la soddisfazione di vivere la gioia di essere utile a qualche cosa e l’orgoglio di bastare a se stesso”.
Questa è la cultura pedagogica dell’Insegnante Ortofrenico che usciva dalla SMO dell’Istituto Umberto I, al quale veniva richiesto il superamento di prove orali e prove pratiche con una classe o un gruppo di alunni e la tesi in cui esporre le modalità da seguire nell’educazione di un bambino affidatogli fin dai mesi precedenti. Nella SMO di Firenze si distinsero docenti e direttori illustri, tra cui Paolo Amaldi, Enzo Bonaventura e Alberti Marzi. Trasferita nel centro città, la Scuola Magistrale Ortofrenica intitolata a Giovanni Calò continua la sua attività in via Alamanni 5 e poi dal 1990 in Largo Alinari 15. Siamo agli inizi degli anni ’70 e già si annota il sorgere di orientamenti nuovi sull’inserimento dei soggetti handicappati nelle scuole comuni. Con DPR n.970 del 1975 il Ministero della Pubblica Istruzione autorizza le Scuole Magistrali Ortofreniche a proseguire la loro attività di formazione degli Insegnanti Ortofrenici e permette l’attivazione di 87 Corsi su tutto il territorio nazionale, momento in cui le Scuole si associano e danno vita all’Associazione Nazionale Enti e Scuole che gestiscono Corsi di Specializzazione (A.N.C.O.S.). Con la legge 517 del ’77 cambiano i programmi e oltre al corso biennale destinato alla specializzazione generica (per intervenire a favore, tanto della generalità degli alunni, quanto, in particolare, dei soggetti con difficoltà fisiopsichico-sensoriali e con disturbi nella sfera affettivo-comportamentale che avevano ormai trovato accoglienza nelle scuole comuni), si richiede anche la specializzazione in rapporto al tipo di handicap.
Nel 1977 la Scuola Magistrale Ortofrenica fiorentina è ancora sotto la direzione del prof. Alberto Marzi, è lui che firma il mio primo incarico alla docenza di Psicopedagogia il 22.11.1977, e che rimane in carica fino all’anno successivo, anno in cui assume la direzione il prof. Guido Noccioli allievo di Sergio Levi.
Fino alla formazione biennale 1974-1976 gli esami che venivano sostenuti erano: Pedagogia, Psicologia, Neuropsichiatria infantile, Psicologia età evolutiva, Psicopedagogia, Psicologia applicata, Ortopedagogia, Legislazione scolastica. Negli anni successivi al 1977 anche le materie cambiano e vengono aggiunte, Metodologia e didattica dell’intervento educativo e rieducativo e Criteri di intervento terapeutico, inoltre vengono conferiti incarichi per coordinare i tirocini.
Che stanno cambiando via via molte cose si nota anche con la circolare indirizzata dalla Direzione ai docenti della SMO di Firenze il 19 gennaio 1984 relativa alle varie esperienze di gruppo dove si legge:
“…si può incominciare a titolo sperimentale e per il primo anno si possono organizzare:
1) gruppi di ricerca nell’ambito di diverse discipline e Seminari interdisciplinari
2) gruppi di formazione di tipo medico con visite guidate.
Dopo due anni, altre integrazioni: Vista l’O.M. 194/86 relativa ai nuovi corsi polivalenti di Specializzazione viene conferito l’insegnamento di Educazione psicomotoria ed espressiva, insegnamento conferito anche in base alla stessa O.M. per i corsi di riconversione dei titoli monovalenti”.
Le scuole magistrali Ortofreniche sono rimaste attive fino a tutto l’anno 1993 con il conferimento di 40 ore per l’insegnamento di materie da come si legge in una circolare della SMO di Firenze del 18 gennaio 1993. È questo l’anno in cui le Scuole Magistrali Ortofreniche vengono abolite e con ciò dissipata la professionalità di tanti docenti e venute meno la sperimentazione e la ricerca fino allora condotte.
Guido Pesci doc. SMO di Firenze