Anno 1977

Guido Pesci è autore del libro “Handicappati e scuola in sette paesi europei”, uscito nei caratteri delle Edizioni Armando, Roma. L’opera è il prodotto di un ardito impegno di ricerca e documentazione che lo ha visto spostarsi nei diversi paesi europei per rintracciare realtà e culture differenti che provvedono al recupero e all’integrazione dei soggetti disabili; è sicuramente un’ottima comparazione da cui ne trae grande profitto per promuovere in Italia un significativo cambiamento. L’analisi comparativa tra le diverse prassi in sette paesi europei crea infatti un importante dibattito, alimentato ancor più dalla stampa che ne trascrive articoli e dalle tante recensioni sul libro, che ne mantengono vivo l’interesse.

Tra gli articoli sull’Opera i più significativi sono “I ragazzi handicappati” a firma di Dino Pieraccioni, apparso su La Nazione (25 maggio), un Redazionale su L’Unità (20 luglio) e “Recupero degli handicappati a scuola”, a firma di Anastasio Majolino, apparso su La Gazzetta del Sud (14 febbraio 1978). È anche l’anno in cui inizia, presso il suo Centro l’attività di ricerca e sperimentazione sul potenziamento delle abilità organizzativo-motorie ed espressivo elocutorie e scrive un articolo nel n. 1/1977 della Rivista La vita scolastica su “Cominciare e ricominciare” con indicazioni utili per come organizzare la didattica in attesa del nuovo anno scolastico.
Dalla Scuola Magistrale Ortofrenica di Firenze, Pesci ottiene l’incarico a docenza per l’anno accademico 1977/78 negli insegnamenti di “Metodologia e Didattica” e di “Psicopedagogia”, cattedre non più tenute in veste di assistente come avveniva negli anni precedenti, bensì che lo vedono inserito fra il personale strutturato. Non mancano i riconoscimenti di importanti società scientifiche, dall’Istituto di Psicologia dell’Università di Roma gli giunge il 16 giugno la notifica della sua iscrizione alla SIPS- Società Italiana di Psicologia Scientifica, con la motivazione “…per i suoi titoli scientifico-professionali specifici vagliati dal Consiglio Direttivo e sottoposta a referendum deliberativo dei Soci, la candidatura è stata approvata all’unanimità”. Nel novembre dello stesso anno ha la nomina di docente al Corso per l’Integrazione degli Handicappati, organizzato dalla Direzione Didattica Statale di San Giovanni Valdarno ed è chiamato come relatore al Congresso della SIPS-Società Italiana di Psicologia tenuto a Viareggio, con un lavoro su “Il rilassamento psicofisico come tecnica di base per un proficuo lavoro di riabilitazione in un soggetto colpito da ictus”.

Anno 1978

Pesci inizia l’anno con la conduzione del Corso di formazione del personale ANFFAS di Vercelli e del Corso di qualificazione degli insegnanti, indetto dalla SIAME di Bergamo. Il 2 febbraio è relatore al II Congresso di Musicoterapia, tenuto ad Assisi dove presenta “La musicoterapia nelle terapie brevi”, l’intervento trova eco in un articolo apparso sul giornale La Nazione (3 febbraio). Alla fine di marzo diviene socio ordinario dell’AITP-Associazione Italiana di Terapie Psicologiche, che ha sede a Milano. Intanto prosegue la sua intensa formazione e il 27 aprile porta a termine il percorso all’Ecole d’Art Martenot condotto da Edvige Poggi; un metodo che troverà spazio nella ricerca successiva e che assumerà integrazioni e modifiche necessarie per le abilità prassiche del Pedagogista Clinico®. In qualità di psicologo firma il 3 maggio la convenzione con il Centro Rieducativo-Comunità Giovanile di Agazzi (AR) che conclude il 28 giugno dello stesso anno per la mancata disponibilità economica da parte della Direzione ad investire sui bisogni degli utenti. Anche per l’anno accademico 1978/79 gli viene rinnovato l’incarico dalla Scuola Magistrale Ortofrenica di Firenze, per la docenza degli insegnamenti di Metodologia e Didattica e Psicopedagogia. Il 1978 è l’anno in cui Pesci assume ancor più notorietà per gli interventi realizzati con successo sulla coppia mai sperimentati prima ed esposti in una relazione dal titolo “Un intervento sulla coppia per arginare una devianza e ricostruire una unità affettivo sessuale”, presentata al Congresso Internazionale CIIMP, tenuto a Montecatini Terme. L’eco dell’intervento per la sua tipicità è immediato, vari articoli appaiono sulla Rivista Internazionale di Psicologia e Ipnosi edita dall’Istituto di Indagini Psicologiche di Milano (Aprile-giugno 1978 n.2) e nel The Psychological Readers Guide n. 5 (may 1979).

L’eco dell’intervento per la sua tipicità è immediato, vari articoli appaiono sulla Rivista Internazionale di Psicologia e Ipnosi edita dall’Istituto di Indagini Psicologiche di Milano (Aprile-giugno 1978 n.2) e nel The Psychological Readers Guide n. 5 (may 1979). Un altro successo lo ottiene con l’articolo “Un caso di Balbuzie resistente risolto con ipnoterapia” che pubblica nel n. 2/1978 della Rivista Internazionale di Psicologia e Ipnosi, richiamato poi in Bulletin Signalétique. Psychologie et Psychopathologie, Psychiatrie, n.10/1979, edito dal Centre National de la Recherche Scientifique-Paris, e in Social Behavior and Personality, Sudbury Canada, n.2/79. A questa notorietà si aggiunge quella dovuta alla sua presenza come relatore al Congresso Nazionale SIAME (6-9 settembre) tenuto a San Pellegrino Terme.

Una notorietà non tanto raccolta per la sua relazione su “Quale intervento a favore degli handicappati?”, bensì per i clamori di cronaca dopo essersi impegnato a risolvere un singhiozzo considerato incurabile in due soggetti, per i quali era stato contattato da alcuni giornalisti, ancor prima di partire da Firenze. Giunto a San Pellegrino, si trova assediato dagli addetti stampa, radio e TV e, resosi disponibile ad un possibile intervento, lì in sede congressuale si sono presentati una ragazza afflitta dal singhiozzo da 8 mesi, e un signore che ne soffriva da 5. È stata eseguita una diagnosi in entrambi i soggetti ed evidenziate le giustificate cause scatenanti la tensione psicosomatica che provocava lo spasmo diaframmatico e il riflesso laringeo del singhiozzo, per cui decide l’immediato intervento ipnoterapeutico. La ragazza considerata più resistente all’induzione ipnotica, viene indotta la sera stessa perché fosse preparata per il giorno successivo, mentre per il signore cinquantenne per cui non si presentano resistenze eccessive non viene prevista alcuna preparazione. Gli interventi danno alla ragazza l’opportunità di saper gestire il disturbo, e la trance ipnotica profonda produce nel cinquantenne l’immediato ritorno alla normalità. Per i giornalisti i risultati degli interventi vengono rilanciati come clamorosi, suffragati anche dagli entusiasmi dei pazienti, specie per la dichiarazione del signore subito dopo l’intervento: “Non singhiozzo più, sono guarito, l’incubo è finito”. Con questo i giornalisti hanno fatto la loro parte: La Nazione esce con un articolo “Trovato il metodo per curare la ragazza con il singhiozzo” (5 ottobre), Il Giornale di Bergamo “Dopo due sedute Teresina quasi OK” (9 settembre), L’Eco di Bergamo La “ragazza del singhiozzo” curata da esperti di un Centro fiorentino (8 settembre), Giornale di Bergamo “Visitata da un’équipe di esperti a San Pellegrino terme-La ragazza col singhiozzo –primo passo verso la guarigione” (8 settembre), STOP-Settimanale di attualità “Voglio sorridere non singhiozzare” (10 settembre), Il Giorno “Vinto il singhiozzo” (10 settembre), Corriere della Sera Il singhiozzo guarisce con la cura dell’ipnosi” (10 settembre), Il Giorno Stop al singhiozzo! È guarito un emulo di Terry” (9 settembre). L’Eco di Bergamo “L’équipe del Centro Studi Antiemarginazione di Firenze ha guarito un milanese e ottenuto un miglioramento per la giovane di Ghisalba” (9 settembre).

Al Convegno Nazionale tenuto dall’Ospedale di Venere di Carbonara (Bari 16-17 dicembre) sul tema “Nuova medicina, problemi di metodo ed applicazioni” Guido Pesci presenta una relazione su “Stato di tensione psichica con impegno somatico secondario: prevenzione e terapia”. Di questo si trova un significativo articolo apparso su La Gazzetta del Mezzogiorno (17 dicembre). Prosegue per tutto l’anno la sua ricerca sull’inserimento degli handicappati che lo vede perfino volare in Unione Sovietica.

Anno 1979

Siamo agli albori di un nuovo anno e il frutto della ricerca di Guido Pesci si rintraccia nel libro La scuola per gli handicappati-attualità dell’esperienza sovietica, edito da Bulzoni, Roma. Il volume, che porta con sé una verità sull’impegno dell’URSS a favore degli handicappati e il loro inserimento sociale, accentua i temi del confronto politico specie in un particolare momento della storia politica italiana in cui le incertezze nell’accogliere la politica Sovietica si fanno sempre più ardite. In tale clima l’uscita del libro suscita l’interesse sia delle riviste specializzate tra cui la Rivista Internazionale di Psicologia e Ipnosi (n.2/1979) con un articolo a firma di Laura Manichedda, la Rivista Psicologia Italiana (n.2/1980) a firma di Brillanti, sia dei giornali come l’Unità che a firma di Sandra Piperno presenta un articolo di una intera pagina su “Scuola e handicappati: l’inserimento difficile” (17 aprile 1980).

A seguito della pubblicazione del volume sono state tenute assemblee pubbliche di cui una il 29 gennaio, presso il Circolo Le Lame di Firenze, presenti il prof. Mario Benvenuti, Assessore alla P.I. del Comune di Firenze e il prof. Gastone Tassinari dell’Università degli Studi di Firenze. Continuano incessantemente la libera professione e la ricerca. È l‘anno in cui Pesci sente il bisogno di realizzare un metodo teso allo sviluppo della creatività e così dà inizio alla sperimentazione che dopo un’attenta e approfondita verifica troverà spazi nella formazione per il Pedagogista Clinico®.

Il 23 gennaio stipula la convenzione con la Cassa Mutua Malattie per il personale della SIP-Società Italiana Postelegrafonici (Prot. n. 07/00013) per prestazioni psicoterapeutiche. Questo apporta una ulteriore incentivazione del numero di pazienti e una conseguente grande opportunità di espansione per sostanziare studi e approfondimenti. La Biblioteca Comunale, il Collegio Docenti della Scuola Elementare, il Consiglio di Circolo e il Comitato Genitori Scuola Elementare di Suzzara lo invitano il 3 marzo a relazionare, in un ciclo di incontri, su “Handicappati: un problema?”.

Dal 6 al 10 aprile si propone con articoli e dibattiti contro i modelli di gestione degli asili nido, considerati asettici parcheggi che necessitano di un ripensamento sia sulla struttura fisica che sulla preparazione del personale indispensabile per rendere fertile una “psicopedagogia nipiologica” capace di risvegliare e garantire ogni opportunità di sviluppo. Il 5 settembre assume l’incarico dall’Assessorato ai Servizi Sociali della Provincia di Bergamo, a tenere “Incontri Seminariali” sulle problematiche del linguaggio e della comunicazione verbale, rivolti ai rieducatori del linguaggio operanti nell’ambito della provincia; sede degli incontri, l’Assessorato ai Servizi Sociali di Bergamo.