Associazione Internazionale di Psicanalisi Eclettica

L’Associazione Internazionale di Psicanalisi Eclettica (A.I.P.E) si è costituita il 30 gennaio 1978 e registrata a Milano -Atti Pubblici- il 7 febbraio 1978 al n.02087 serie E. Fondatore e primo presidente il dr. Alberto Monti. Firmatari dell’Atto, oltre ad Alberto Monti, il  dr. Guardamigli Massimo e il dr. Carotti Gianfranco, con sede nel  viale  XXII marzo, 57- Milano
Scopi dell’Associazione (art.2 dello Statuto):
a-promuovere la formazione di psicoterapeuti analisti secondo le esigenze ed aspettative individuali;
b-accettare e raccogliere nel proprio seno gli psicoanalisti che in tale Associazione si siano formati, si configurino e si riconoscano, e che ad essa richiedano testimonianza del loro apprendistato e del loro tirocinio;
c-tutelare l’etica professionale;
d-effettuare riunioni periodiche degli associati nelle quali ciascuno di essi possa comunicare ai colleghi quanto di interessante ed utile ha osservato nel corso della sua attività, e ciò per il perfezionamento ed il progresso della dottrina e della pratica, ed affinché ognuno possa trar vantaggio dall’esperienza dei colleghi, nell’interesse, soprattutto del cliente;
e-assistere e agevolare gli iscritti  nell’esercizio della loro attività psicoanalitica.
Mezzi (art.3). L’Associazione Internazionale di Psicoanalisi Eclettica sopperirà alle spese di gestione con quote di iscrizione annuali degli associati.
Associati e loro diritti e obblighi (Art.4). Sono associati coloro che, avendo seguito i training all’uopo stabiliti con le modalità fissate nel Regolamento dell’Associazione stessa siano stati abilitati alla professione di Psicoanalista, e la cui domanda di associazione sia stata accolta dalla Direzione dell’Associazione.
Gli associati in regola con le quote hanno diritto, nei confronti dell’Associazione, alla tutela dell’attività professionale (Art.5).
Gli articoli 6-24 definiscono l’obbligo del versamento delle quote, le cause per la perdita dei diritti sociali, vengono indicati gli organi dell’Associazione, le modalità di convocazione e le competenze di ciascun organo, la vigilanza del Collegio dei Probiviri.
Dall’anno della fondazione (1978) l’AIPE dà vita alla Scuola di Formazione in Psicoterapia Analitica Eclettica con sede a Milano.
La fondazione della Scuola e la formazione dello Psicanalista Eclettico ebbe a sollecitare questo pronunciamento: “In psicanalisi attendiamo da tempo che qualcosa cambi, ma ci rendiamo conto che la maggior parte degli psicanalisti sono ancora arroccati su capisaldi di offesa nutriti da fiducia partigiana, e questo certo non rende facile il desiderato cambiamento. Ad ogni metodo il suo breviario, ad ogni tecnica il suo ciclostilato, tutti cliché che puntualizzano l’interpretazione delle resistenze e del transfert o l’investigazione psichica, e che si vogliono distinti per chiarimento teorico, ed unici modelli elaborativi di ipotesi di lavoro organizzati su un tessuto che non ammette concorrenza e che si reputa unico strumento esorcizzante. Assistiamo così a “Scuole”, ad “Associazioni”, a “minareti” da cui ogni Muezzin lancia il suo richiamo. È trascorso molto tempo, e a nostro avviso ormai sufficiente per sentire la necessità non di deistrutturare delle “scuole”, ma di aprirle ad altri contenuti, ad ottiche convergenti e divergenti ad un tempo, capaci di tutelare i valori dell’eclettismo, ossia le scelte delle dottrine di differenti pensatori e delle tesi che di esse più si apprezzano. Ma per raggiungere questi obiettivi, queste finalità, è necessario smussare l’antagonismo delle rispettive posizioni teoretiche e trovare un terreno d’incontro dove potersi conciliare; l’eclettismo (da Ek-légo=scegliere) rappresenta appunto questa spazialità di intesa. Per eclettismo si deve intendere infatti più che una dottrina ben definita, una disposizione della mente ugualmente lontana dal dogmatismo assoluto, quanto dallo scetticismo.  L’eclettismo in psicanalisi, ebbe a dire Alberto Monti, “nasce dall’esigenza di un chiarimento, arduo, è vero, ma si pone quale indirizzo scientifico necessario sia in campo teorico che nella pratica psicoterapeutica”.