L’ANPEC Associazione Nazionale Pedagogisti Clinici e l’ISFAR Istituto Superiore di Formazione, Aggiornamento e Ricerca di Firenze sono impegnati nel Djibouti per una formazione agli insegnanti delle scuole private afferenti al progetto l’Ecole pour tous allo scopo di poter includere bambini e ragazzi con autismo nelle scuole della città di Gibuti e di Ali Sabieh.
La formazione teorica e laboratoriale, condotta dalle prof. dott.sse Marta Mani docente ISFAR e Suor Michela Carrozzino Pedagogista Clinico®, ha seguito un criterio educativo sostenuto dalla scienza e dalla metodologia pedagogico clinica che indirizza alla globalità dell’individuo. La priorità è stata quella di orientare sulla necessità di conoscere il soggetto per individuare i diversi canali attraverso i quali poterlo avvicinare e stimolare con sollecitazioni che potesse accogliere e per mezzo di esse vincere i freni ostacolanti e inibitori fino a portarlo in espansione di sé.
Questi principi hanno permesso di esporre le teorie che li sostanziano e muovere con esperienze pratiche espositive di un fare, che per cogliere significativi obiettivi, deve risultare utile, sicuro ed efficace. Poiché si tratta di professionisti che non hanno ancora raggiunto flessibilità interpretative e conoscitive, né sufficienti abilità organizzativo-funzionali, il tutto non si è presentato facile, ma sicuramente facilitato dall’attenzione, dall’interesse e dall’impegno di persone che dimostrano volontà di uscire da una eredità povera e promuoversi per una società più evoluta. In questa prima fase sono state indicate le diverse metodologie educative che gli insegnanti dovranno apprendere durante la formazione futura; intanto sono state sviluppate dinamiche per favorire esperienze emotive e modalità adattive in grado di risvegliare ogni opportunità comunicativa, condizione essenziale per fronteggiare le diverse situazioni che gli insegnanti incontrano con allievi autistici. È indispensabile promuovere negli insegnanti, itinerari di maturazione affinché ciascuno, per poter generare sicurezze e stare in relazione, possa riconoscere di se stesso i propri sentimenti, la propria emozionalità, l’apertura ai rapporti interindividuali ed essere disponibile ad un proprio costante ascolto, una condizione questa che unica, può favorire la disponibilità allo scambio e facilitare una positiva evoluzione. La finalità di tale formazione è perciò quella di sviluppare nuove consapevolezze interiorizzate e apportare modificazioni agli atteggiamenti e ai comportamenti per giungere a quel dialogo educativo fondamentale e unico per il recupero di allievi con autismo.