Difettologia (dal latino defectus-difetto e dal greco logos-parola, studio), scienza sostenuta e disciplinata da Lev Semënovic Vygotskij che si occupa delle caratteristiche psicofisiologiche dello sviluppo dei soggetti portatori di deficit fisici e psichici, delle conformità della loro educazione, formazione ed istruzione. È in grado di orientare sulla normalità e sulla salute agendo come educazione sociale, tenendo conto dei sistemi educativi e formativi e dei vari processi dell’apprendimento e del comportamento dei soggetti diversamente abili. Il carattere e il grado di sviluppo della Difettologia sono determinati dalle condizioni economico-sociali, dallo stato delle scienze collaterali, dai progressi degli studi riguardanti i soggetti affetti da anomalie ed i loro processi compensatori, infine dalle basi scientifiche del sistema educativo e formativo con alterazioni dello sviluppo mentale e fisico.
La Difettologia in virtù dei suoi fondamenti metodologici e sociali, dei principi scientifici e dei progressi compiuti, costituisce una nuova tappa nello sviluppo della teoria e della pratica relative allo studio dei soggetti con queste difficoltà, alla loro educazione ed istruzione, al loro inserimento nella vita sociale ed in una attività produttiva. Sulla base delle leggi generali dello sviluppo di questi soggetti e sulla base dei principi della loro educazione e istruzione, sono stati elaborati, in ogni settore della Difettologia, i seguenti problemi:
- a) le peculiarità caratteristiche dello sviluppo del bambino portatore di un determinato deficit (cecità, sordità, ecc.) a contatto con l’ambiente sociale;
- b) la natura del sistema specificamente organizzato di istruzione ed educazione di ogni categoria di soggetti affetti da anomalie; la correlazione fra l’educazione del soggetto in questione all’interno della famiglia e quella in un processo pedagogico specificamente organizzato;
- c) contenuto, mezzi, metodi e forme organizzative dì educazione e istruzione in relazione ad ogni tipo di istituto speciale;
- d) principi e metodi di superamento delle conseguenze del deficit, mezzi adottati per preparare il soggetto a partecipare alla vita sociale e che lo avviano ad una attività pratica.
I problemi relativi alla Difettologia sono stati elaborati nell’Istituto Difettologico di Ricerca dell’Accademia delle Scienze Pedagogiche dell’URSS (Mosca), nell’Istituto Pedagogico di Ricerca della Repubblica Socialista dell’Ucraina (Kiev) e nell’Istituto Psicologico di Ricerca dell’Ucraina (Kiev), oltre che nelle cattedre delle Facoltà di Difettologia che fanno parte degli Istituti di Pedagogia. Infine un importante lavoro scientifico e metodologico è stato condotto dagli insegnanti delle scuole speciali.
Nel corso degli ultimi vent’anni, (L.S.Vygotskij, Fondamenti di difettologia, prefazione e cura di Guido Pesci, Edizioni Bulzoni, 1986, Roma) alcune ricerche sono state realizzate con successo tramite l’adozione dei mezzi tecnici più avanzati che contribuiscono a dare la giusta impostazione allo studio dei soggetti in questione e al processo della loro istruzione e educazione.
L’impegno della Difettologia si è rivolto a studiare in modo sempre più vasto e approfondito sulle regolarità oggettive dello sviluppo mentale e fisico proprio dei soggetti affetti da anomalie che presentano alterazioni del sistema degli analizzatori (sordità, cecità), del sistema nervoso centrale (oligofrenia) e dell’attività fonatoria (logopatia); impegnata ad accertare la struttura del deficit e determinare le potenzialità correttive e compensatorie; stabilire i principi per la formazione di classificazioni pedagogiche, i tratti peculiari della vita e dell’attività dei soggetti nell’ambiente sociale e la definizione dell’importanza dei fattori sociali nella loro formazione; ad elaborare i principi per lo sviluppo del sistema educativo, formativo e d’istruzione alla luce delle nuove richieste di educazione della giovane generazione; a definire gli obiettivi e i compiti dell’educazione, stabilire i contenuti, i mezzi ed i metodi dell’istruzione in conformità alle esigenze; elaborare i principi per la strutturazione di un sistema di avviamento all’attività pratica e definire i modi e le forme per l’inserimento dell’alunno di scuole speciali nell’attività produttiva, con particolare attenzione alle produzioni tecnologicamente avanzate, infine elaborare i metodi ed i mezzi più efficaci di profilassi riguardo ai deficit dello sviluppo.