DSA Lussazione sociale

Allievi DSA, selezionati e classificati con criteri morbigeni. Quei criteri che impongono di sottoporre ragazzi a test per essere definiti affetti da “disturbi”, una selezione che suscita in loro l’intensa preoccupazione di non essere riconosciuti “competenti”, protagonisti e interpreti di paure e fantasie terrificanti tanto da sentirsi, nella definizione “DIS”, corpi separati, speciali, diversi, distinti.

L’uguaglianza e le opportunità iniziali vengono così a essere ingannate, sottolineate e accentuate le disuguaglianze, perpetrata una congiura in favore della selezione e dell’emarginazione.

La scuola lascia che si classificano gli allievi senza studiare lo sviluppo individuale, le differenti manifestazioni dell’affettività, le reazioni alle frustrazioni, le diverse immagini che ciascuno ha di sé, nella sua creatività e linguaggi, e ne accoglie le “etichette” facendo registrare una sostanziale perdita di funzioni socialmente significative, accordandosi con l’opinione che il bambino frenato e ostacolato negli apprendimenti è un malato e che l’aspetto terapeutico deve mantenere e dare la propria impronta su tutto il lavoro scolastico, disperdendo così il fondamento dell’educazione sociale; dimentichi che l’allievo vuole riconosciuta la propria individualità, il personale ritmo di crescita, le differenziate intelligenze che possiede, il suo carattere e temperamento e ogni modo personale di essere e di rappresentarsi.

Alle inadeguatezze classificatorie occorre rispondere con una pratica educativa che non si basi su presupposti e definizioni puramente negative, ma sia sostanziata da compiti positivi, da stimoli di compensazione infinitamente vari ed estremamente originali per lo sviluppo della creatività, da nuovi percorsi arricchiti con mezzi capaci di generare tendenze psichiche, desideri, fantasie e sogni.

Questo è il compito che la scuola che segue i principi della Pedagogia Clinica ha l’obbligo di proporsi, un compito di creazione positiva, di realizzazione di forme di lavoro che rispondano alle esigenze di ciascun allievo e che tenga conto dei processi attraverso i quali si formano la personalità intellettuale e le capacità di comportamento sociale.