I Medium parlanti sono forme di interazione capaci di promuovere e facilitare la comunicazione, un agire comunicativo strategico necessario per un’efficacia in cui si può rintracciare una semiotica che veicola espressioni significanti, mimiche e gesti illustratori validi e utili per stimolare la riflessione. Si tratta di un linguaggio per l’attivazione di una interazione sociale, propizio per costruire situazioni a garanzia dell’iter riflessivo perseguito dalla Pedagogia Clinica che ha trovato nel Reflecting® espressioni di senso di cui lo sguardo è un esemplare flusso di sollecitazioni.
Lo sguardo è un medium particolarmente funzionale all’intendersi e a far scaturire una coscienza e una competenza riflessiva, grazie alla mobilità dei mediatori facciali esso struttura un flusso di sollecitazioni i cui effetti sono assicurati attraverso un ampio spettro di espressioni che ne testimoniano il complesso vocabolario di questa lingua, particolarmente valido e utile per stimolare la riflessione. È un medium che rappresenta un agire comunicativo strategico per parlare alle persone, linguaggio parlante, funzionale all’intendersi e a far scaturire una coscienza e una competenza riflessiva.
La semiotica dello sguardo veicola tante espressioni significanti quanti sono gli elementi di questo sistema linguistico i cui assunti dischiudono una via verso l’analisi della funzione appellativa, come di quella regolativa e di quella espressiva, le cui forme non possono essere spiegate sulla base del modello di nomi che designano gli oggetti, né di proposizioni e di enunciati. Nell’agire comunicativo il Pedagogista Clinico® con l’utilizzo del Reflecting®, è orientato al successo, al perseguimento del proprio obiettivo che, nell’intesa, è un obiettivo condiviso e quindi anche l’altro vi è “sintonizzato”. Si tratta di un distinto sapere comunicazionale che comprende la forza fondante dello sguardo e accredita nell’individuo una ben diversa abilità nel comportamento riflessivo di fronte alla propria soggettività.
I processi argomentativi contrassegnati dalle proposizioni delle forme enunciative dello sguardo, con le loro descrizioni e spiegazioni, influiscono sugli atteggiamenti dei destinatari e, lontani dal principio che la forza risanatrice si ritrova nella potenza persuasiva degli argomenti usati, orientano e stimolano la riflessione senza l’aiuto di parole convincenti. Lo sguardo si inserisce come telos del linguaggio umano, parlare e intendersi con lo sguardo è l’intento, l’azione strategica orientata al successo che rende efficace l’intervento, un’azione che è di per se stessa un’azione sociale.