“Il programma di questa settimana ha lo scopo di farvi capire qual è il procedimento utilizzato in Psicomotricità Funzionale, per questo ci sostanziamo di dati teorici che saranno sempre collegati con il lavoro pratico condotto da madame René Essieux” (ISFAR UPD), questo è uno dei frequenti annunci con cui Jean Le Boulch introduceva la sua collaboratrice durante la formazione di Psicomotricità Funzionale nella Scuola Jean le Boulch di Firenze.
René è stata una collaboratrice eccellente, ha seguito Jean Le Boulch in tutta la sua evoluzione scientifica, e di volta in volta ne ha registrato ogni sua elaborazione e affermazione teorica e ogni esemplificazione pratica offrendogli così l’opportunità di scrivere gran parte delle sue opere. Di loro si dirà: “Due specialisti meravigliosi. Sono stata formata da lui e dalla sua splendida assistente madame René Essieux e con entrambi ho fatto un lungo percorso esperienziale e un altrettanto lungo training personale” (L. Bulli-ISFAR UPD).
René era impegnata nell’offrire l’esempio pratico di applicazione dei diversi metodi, abile a identificare ed analizzare le condizioni di necessità di un soggetto e indicare come provvedervi individuandone le esperienze da proporre. Per ogni attività René ha sempre richiesto di passare da esperienze propedeutiche per poi seguire in essenzialità le tecniche dei metodi richiamati da Jean Le Boulch nella sua esposizione teorica.
Le opportunità pratiche potevano comprendere un lavoro di controllo tonico, una educazione finalizzata all’equilibrio e alla mimica, orientate a conquistare la coordinazione, la padronanza motoria e lo sviluppo delle abilità organizzative ritmiche, a fronteggiare i movimenti dissimmetrici e asimmetrici e stimolare le abilità relazionali. René aveva una ricca formazione che le permetteva di esemplificare molti metodi che Jean Le Boulch via via richiamava a sostegno delle sue tesi, come ad esempio il metodo di Irene Popard, Thea Bugnet, Alexander e Demeny (quest’ultimo in FAD ISFAR). Specialista eccellente, esempio di dovuta emulazione per molti psicomotricisti funzionali, madame Essieux mostrava abilità e plasticità nell’organizzare e realizzare movimenti sincronici coordinati, capace di un modellismo figurativo del corpo con effetto espressivo di particolare concretezza. Di lei e di queste sue capacità espressive ne è stata data prova nei video proiettati in occasione della Mostra itinerante che si è tenuta in occasione del Ventennale della Psicomotricità Funzionale in diverse regioni italiane.